Attraverso una galleria di ritratti inediti di città e di personaggi che ne hanno tracciato il destino, Biodivercity racconta di esperimenti, di follia creativa e di opposizione ostinata ai modelli assodati. Sono progetti di innovazione sociale e ambientale, storie e personaggi che di solito non si trovano nei libri di urbanistica. Protagonisti diversi caratterizzati da un tratto in comune: sono riusciti a mescolare, in forme finora sconosciute, bisogni e creazione poetica in un connubio felice di utilità e immaginazione. E’ necessario – sostiene l’autrice – ragionare sulle città contemporanee perché con le loro trasformazioni sono le prime responsabili dei cambiamenti climatici e sono quindi proprio le città ad essere oggi il laboratorio possibile di ogni cambiamento ecologico. 

Elena Granata, professore associato di Urbanistica, Politecnico di Milano. Vicepresidente della Scuola di Economia Civile, collabora con l'Istituto Universitario Sophia. Si occupa di progetti urbani e di cambiamenti sociali, di imprese, città e ambiente. Tra i suoi libri  Biodivercity. Città aperte, creative e sostenibili che cambiano il mondo (2019), con Anna Granata Teen Immigration. La grande migrazione dei ragazzini (2019), La mente che cammina. Esperienze e luoghi (2012), Chi semina e chi raccoglie. Per una nuova cultura del paesaggio (2014), Terra 2.0. Guida per cittadini ecosostenibili (2014), con Paolo Pileri, Amor loci. Suolo, ambiente, cultura civile (2012). Suoi articoli si trovano su: http://planetb.it